Oggi la sveglia è "muy temprana" perché dobbiamo finalmente andare nel cuore del Salar. Ci mettiamo in marcia per le 5. Quando si dice che "si va al Salar De Uyuni" è sottointeso che bisogna raggiungere una delle "isole" che ci sono in questa vasta landa di sale. Ed il concetto di "isola" lo si riesce a capire solo quando effettivamente ci si arriva. Dopo ore di guida in mezzo al nulla vediamo lontano all'orizzonte questa oasi che si erge con i suoi cactus millenari. Una sorta di collina che mette a dura prova la scekta da affrontare: l'alba la vediamo da "terra" o saliamo la collina per vederla dall'alto. Il mio suggerimento, avendo visto l'alba dall'alto, è quello di stare giu. Infatti solo così si può avere a che fare con le prospettive che solo scenari come questo possono regalare. Ragazzi.... le OMBRE. Le ombre che il nostro corpo creano all'alba sono qualcosa che lasciano intendere la piattezza e l'infinità di questo deserto di sale. Salire sulla collina lo si può sempre fare dopo. Questa "collina" prende il nome di Isla Igawasi
Dopo una colazione cominciamo a fare il degenero... investiamo non so quanto tempo a fare gli scemi per fare le tipiche foto che sfidano la prospettiva con l'aiuto della sconfinità del deserto.
Ho capito tardi come impostare la macchina footografica per fare le foto in questi contesti, ed ecco quindi che condivido con voi quanto ho appreso.
Come fare le foto al Salar De Uyuni
- Zoom al massimo, quindi tirate fuori il vostro cannone!
- Il valore F (diaframma) deve essere il più alto possibile
- Impostate la priorità su P (i professionisti mi manderanno a cacare ma questo è quanto io ho trovato più comodo)
In questo modo si appiattisce l'immagine evitando che i soggetti su diversi piani siano uno a fuoco e l'altro no
A questo punto ovviamente il soggetto che deve diventare "piccolo" (tipo colui che starà su un palmo della mano) sarà molto più lontano dalla macchina fotografica rispetto a colui che tende la mano per "tenerlo".
Il Dino-sauro che vedete è in realtà alto una decina di centimetri...
Questa è solo una delle centinaia di foto scattate (anche venuta male ahaha) ma vi garantisco che ci si può sbizzarrire parecchio. Buona idea partire con qualche idea fresca..
Proseguiamo e arriviamo ad un Hotel costruito completamente con il sale. Era un Hotel di lusso quando era in servizio. Ora è diventato un Museo perché cominciava ad andare a pezzi... eh ci credo... lo fai di sale...
Li vicino c'è il monumento dedicato alla Dakar visto che ora si fa da queste parti. Foto istituzionale e via.
Il nostro tour al Salar giunge quasi al termine. Arriviamo a Cochani per pranzo e facciamo u giro al mercato per prendere un po' di dimestichezza con la civiltà che non vedevamo da qualche giorno.
L'ultima tappa al Cemeterio de trenis. Un parco treni abbandonato e molto suggestivo.
Organizziamo i possibile per prendere un Bus e troviamo quello delle 17.30 per Potosi. Arriveremo la notte e continueremo il nostro viaggio addentrandoci nel cuore della Bolivia.