Finalmente vacanze.
Ieri sera sono arrivato in ostello dopo mezzora di ricerche visto che il tassista si era perso... Effettivamente orientarsi in questo quartiere nonostante le calles e le carreras numerate cronologicamente e poste come una matrice... e' un pacco assurdo. Questa e' la zona antica, la citta' vecchia. Si respira un aria che non riesco a descrivere. E' SEMPLICEMENTE STUPENDO. Facio subito conoscenza con un Americano molto tra e tre israeliani simpaticissimi. Tutta gente che sta in viaggio mesi e mesi! Maledetti!!! Dopo chiacchierate e gossips io vado a letto e mi perndo il mio posto sul letto a castello superiore. Sono distrutto e ho veramente bisogno di dormire quindi do la buenas noches agli israeliani che mi hanno invitato in discoteca (...) e me la dormo.
Mi sveglio presto. E' domenica e sono le otto di mattina. Puntuale .. le otto!
Faccio colazione con un tinto dopo essermi sfaciolati il mignolo facendo bunging jumping dal letto ( e anche qui... cominciamo bene!!).
Mi organizzo un attimo e avendo poche ore per vedere la capitale mi fiondo in centro a Plaza Bolivar.
In giro la gente e' pochissima, c'e' una calma della quale ci si puo innamorare facilmente e l'aria che si respira ... non riesco a descriverla. So solo che sa di Sud America... Ci sono piu' militari che altro in giro alle prime ore e camminare in questa domenica a Bogota' mi da una manata di felicita' e di vita incredibile!
Inoltre la domenica chiudono le strade fino alle 14.00 e i cittadini si muniscono di bicicletta o si mettono a fare footing.
Vado in Plaza Bolivar, compro un po di frutta e l'acqua.
Da li mi dirigo verso la zona candelara che sarebbe il cuore della citta' vecchia.
I palazzi sono tutti coloniali e colorati e hanno un fascino particolare.
Poi faccio un giro al mercato e trovo un coltellino svizzero per 10 euro con tanto di bussola e luce.
Faccio due chiacchiere con un "hombre sin casa" e gli offro una sigaretta selfmade. Poi cerco di raggiungere il Monserrate, una collina raggiungibile con funivia. Ora la gente si moltiplica e in giro comincia ad esserci una vita cañiente.
Sulla strada vendono il succo di canna da zucchero che viene spremuta sul momento. E' buonissima e da un energia che non ha niente a che vedere con Red Bull e robe varie!
Il Monserrate lo raggiungo ai piedi ma pacco alla funivia perche' sono le 11.00 e alle 14.00 devo essere in aeroporto per Quito.
Sulla strada incontro una venditrice di sigarette con cui scambio una buonissima ventina di minuti di chiacchiere. Lei vorrebbe essere bianca.. io invece mulatto come lei eheh!
Infine eccomi qui, tornato in ostello dopo essermi perso un attimino a Quito.
E ora mi preparero' a mangiare qualcosa di localissimo per strada prima di raggiungere l'aeroporto.
La colombia deve essere fantastica e mi spiace dovergli dedicare solo una settimana. Mi sono preso benissimo per questo paese e in quanto a sicurezza e paranoie confermo... in Italia siamo proprio dei nerd...
P.s. Non riesco a pubblicare tutte le foto, abbiate pieta'! ;-)