Quito, una bellissima delusione

Quito, una bellissima delusione
Quito, una bellissima delusione  

Il volo per Quito mi spetta di mattina presto.
Per le strade di Bogota' dal finestrio del Taxi non si vede nulla. Sono le 6.30 di mattino.
Il volo e' piu' breve del check-in e arrivo in men che non si dica.
Raggiungo l'ostello prenotato e devo ammettere che la Lonely aveva ragione. L'ostello e' tenuto da dio ed i colori delle mura sono piu' decisi di quelli del Messico.
Il problema sono i 2800 metri mescolati ai tre piani di scalini per raggiungere la terrazza. Qui la visuale e' aggiacciante. Il panorama e' stupendo e la citta' e' circondata da montagne e vulcani.
Quello che non mi convincie e' la gente. Da una parte sono tutti per lo piu' viagiatori in solitario come me ma ho l'impressione di avere a che fare con.. gente che ha 4..5... 10 anni meno di me... e quindi tra una cerveza e l'altra e tra una chiacchiera e l'altra passo la serata in questa mia piccola paranoia.
Il giorno seguente prendo la paranoia in contropiede e vado in centro. La lonely dipingeva Quito come una citta' pericolosa ma qui... si fanno tutti i fatti loro, anzi, fin troppo!
Sara' il fatto che Bogota' mi ha affascinato particolarmente ma la gente del posto non sorride come in Colombia, non si ferma a parlare come in Colombia e non ha tantomeno quel sapore sudamericano che percepivo in Colombia.
Continuo la mia pàsseggiata tra una piazza e l'altra inoltrandomi anche in quei posti sconsigliatio dalla Lonely ma non noto nulla di che quindi mi do al cibo.
Qui le cose cambiano! La frutta e' un altra cosa, sembra venire da un altro pianeta! Non ho mai mangiato frutta esotica cos' saporita. Alla Frutteria Monserrate, una sorta di posto fighetto locale, servono delle macedonie di frutta imbarazzanti. Sono buonissime e ci sono dei frutti avo nemmeno esistessero.
Mi faccio il mio prnzetto, compro un orologio da polso con allarme da 3 dollari per svegliarmi il mattino seguente e vado nella citta' nuova a comprare il biglietto... il biglietto per le Galapagos!
La citta' nuova non e' nulla di che. La chiamano Gringolandia ed ha senso solo di sera. Ci sono locali dove la Tennemts in lattina costa 6 dollari. Opto per il favoloso terrazzo in ostello con tanto di falo' e nuove compagnie anche piu' mature.
Ed e' con queste compagnie che a suon di Cuba Libre e Cerveza mi decido dopo la concessione di un giorno di acclimatizzazione a provare a compiere un altra impresa: Pichincha, 4780 metri. Un vulcano attivo vicino a Quito.

Shella
Shella
Traveler