Ricordate a Dunedin che un certo "John senza un braccio" mi ha lasciato un'indicazione su dove trovare un tagliatore di Greenstone? Ed eccoci qui diretti a Charleston, attraversiamo due grandi centri: Hokitawa e Greymouth... e dopo aver mangiato una focaccia arriviamo a destinazione.
Sapevamo che non avremmo trovato tante case in questa realtà di Charleston ed infatti le costruzioni residenziali si contano su una mano. Sulla strada principale che la attraversa solo una locanda.
In tasca ho ancora il bigliettto che John mi ha lasciato e vuoi per le facili indicazioni, vuoi per la piccolezza di Charleston, troviamo al volo la casa di Paul Honey, il tagliatore di greenstone.
Sono le nove e mezza di mattino quando ci avviciniamo alla porta di casa di questo Backpacker che è sempre stato gestito da Paul, lui esce e ci viene incontro... con una bella bottiglia di rum: sta faccendo colazione a quanto pare...
E' sorpreso quando gli diciamo che siamo qui per via delle indicazioni di John.. ma noi siamo più sorpresi di lui visto che la bottiglia di rhum alla fine se l'è scolata fino alla fine. Era ubriachissimo, non stava in se, parlava con tremila "fucking" come intercalare tra una sbavata e l'altra. Ha mandato a fanculo Mus senza un motivo particolare. Mus era incazzatissimo e si è trattenuto per grazia divina.
In tutto questo suo lungo monologo post-rhum veniamo a sapere che Charleston 100 anni fa contava più di 20.000 persone in quanto era una famosa meta per cercatori di oro. Da tutto il mondo venivano in questa zona inglesi, irlandesi e chi più ne ha più ne metta. L'aria che tirava era da vero e proprio western e faide erano all'ordine del giorno per aggiudicarsi le aree più propizie alla ricerca del megico metallo. A provare questa vecchia realtà ci sono esposte le fotografie alla locanda e sono veramente eccezionali. E' interessante: charleston se attraversata in auto da' solo l'idea di quattro case e una locanda ma dietro a questo presente si ciela un passato inimmaginabile.
Ora tutte le case di un tempo sono state abbattute, di oro non ce n'è più e quello che resta è qualche vecchia miniera ed una baia eccezionale che ci ha permesso l'accampamento per tre giorni.
Ed è proprio in questa baia che con una bella retromarcia su un ponte ci troviamo con il BuonBastardo che rischia di cadere in un precipizio... non di quelli che ci rimani secco ma di quelli che se ci cadi non ci esci più: garantito.
Fortunatamente troviamo tra le quattro case qualcuno entusiasta di interrompere la monotonia locale e ci tira fuori trainandoci grazie ad una bella fune. Che dio lo benedica. Senza questo aiuto non ho idea di cosa sarebbe successo al Buon Bastardo.
L'accampamento lo condividiamo con tre belgi che viaggiano in van come noi e sono qui per scoprire e gustare qualche roccia da arrampicare. Poi anche con un gruppo di singolari fattoni kiwi che viaggiano sul bus più spettacolare che abbia mai visto. una di queste fattone ha raccolto delle alghe sulla spiaggia e le ha fritte. Quando le ha assaggiate ha detto che non erano buone... e grazie al cazzo che ti aspettavi?!?! Io e Mus prepariamo il falò per la serata e creiamo un cerchio di pietre dentro al quale bruciamo legna per ore. la notte passa così tra pop corn (questa volta il filo d'olio cazzo l'ho messo...), pane fatto dai fattoni e un po' di spiripicchio, tra chiacchierate con i belgi e sospiri di fumo del falò che inevitabilmente ti veniva incontro ovunque tu scegliessi di sedere... assurdo. Ma una bella serata!
Tornando a Paul, alchool a parte, lui ci dice che ha smesso di gestire il backpacker da tempo e da altrettanto tempo di tagliare le pietre. L'unica cosa che fa' ora a quanto pare è cercare di vendere una grossa pietra di giada dal valore di migliaia di euro. Sembra perso tra l'amarezza della solitudine e gli zuccheri dell'alchool. Non so' cosa gli passi per la testa ma se a prima vista questo Paul pare solo un 40enne ubriaco dietro qualche riflessione lascia tempo e spazio per pensare a cosa possa significare vivere in una realtà così piccola come quella dell'odierna Charleston: sarà questa piattezza, questa monotonia di un paesino di 4 case che rende un uomo così affabile e facile preda della tentazione dell'alchool? Paul ha dietro di se una generazione di tagliatori di gemme quali suo nonno e suo padre che sono citati sui libri di storia delle greenstone... mi chiedo cosa gli passi per la testa.
Fatto sta che John di Dunedin è un suo caro amico e che ha perso il braccio in un incidente in moto. Non solo... ha anche perso il padre che si è impiccato.. e non solo.. ma anche il fratello sembra aver seguito le orme del padre. Quante cose ci sono dietro ad un paesino di 4 case? Quante storie si intrecciano?
Paul dice che l'indomani taglierà la giada per me, dice che "la mia storia" gli piace e che farà un'eccezione solo per me. Io sono entusiasta di aver fatto centro. Sono solo un po' preoccupato di ritrovare la stessa persona attaccata ad una bottiglia diversa ma fortunatamente il giorno seguente era lucido, ed ha mantenuto la sua promessa, tagliandomi la pietra per quale siamo venuti fin qui, a Charleston, il paesino del tutto e del niente.