Ayuttya

Ayuttya
Ayuttya  

Ayutthya è la ex capitale thailandese ed è stata rasa al suolo e saccheggiata da diversi paesi tra cui la Birmmania molto tempo fa. Attualmente delle sue rovine resta veramente poco. Sono arrivato alle ultime luci del 2 ottobre ed al primo impatto, vista dal bus, mi ha deluso moltissimo.
Mi fiondo senza troppi scrupoli ad una guesthouse consigliata dalla Lonely... è rimasta solo una stanza deluxe con aria condizionata, tv, frigo, letto triplo se non quadruplo e doccia con acqua calda. Costa 500 bath, cioè una dozzina di euro e la cosa mi scoccia parecchio visto che avevo previsto di spenderne meno della metà. Ci rimango solo una notte e quindi vada, non ho voglia di stare in giro a cercare troppo e sopratutto ho una fame da lupi. A proposito di lupi. Questa città è abitata da branchi di cani di taglia medio grossa che difendono il loro territorio... voi non potete immaginare quanti ce ne siano. Dopo una cena bella incazzosa a base di Pad Thai e seguita da patatine fritte, mi scolo una mezza di birra chiara e mi fiondo nella città per vederne le rovine di notte. La città è pressochè deserta se non per qualche locale che attira turisti  e thailandesi a bere. L'idea è quella di camminare per una decina di kilometri attorno a tutta la città che... è accerchiata da un fiume! Qui infatti si fondono due fiumi importanti (dai nomi ovviamente assurdi) e la città alla fine si trasforma in un isola! Guardate la mappa per credere. Da un lato è un peccato che le rovine non siano illuminate dall'altro invece è incantevole. La luce della luna rende il paesaggio di un suggestivo che è inimmaginabile.

Ayuthaya di notteIo ho fatto solo un paio di fotografie perchè la luce è veramente poca ma credetemi ad occhio nudo nella notte è assurdo vedere queste rovine antiche. I cancelli sono aperti ed entro grazie ad un moto-taxi. Un ragazzo infatti si ferma per la strada e mi offre per 10 bath, cioè 20 centesimi di euro, di portarmi in giro. Io mi guardo attorno e vedo una cosa tipo 20 pittbull che si leccano i baffi e mi guardano. Allora guardo il ragazzo e gli dico "Yes, Go!". Mi ritrovo sullo scouter nella notte deserta di questa città incantevole che per pura fortuna oggi è graziata dalla luce della luna. Shin Schon o come diavolo si chiama mi spiega in thailandese (quindi potrei non aver capito una mazza) che ha 3 figli ed una donna che gli chiede sempre soldi... "money money!" allora io visto che ho imparato rispondo "aaaa eeee uuu!". Spero di aver capito male comunque mi offre una sigaretta fatta con tabacco alla menta e me la fumo davanti ad un grosso Buddha sdraiato. Faccio giusto un paio di tiri per paura di avere qualche sorpresa tra un filo di tabacco e l'altro e continuiamo il giro per le rovine. E' stato un bene trovare Shin, molte delle rovine per essere raggiunte sono abitate da cani che spesso girano in branco e andando a piedi devi passare per forza per il loro territorio: è dannatamente pericoloso, sono grossi. Un giapponese è stato morso per il semplice fatto di non aver mantenuto le distanze. Se non fosse  stato per Shin avrei potuto provvedere a recuperare una lattina vuota riempendola con un paio di sassi. Ricordo che da qualche parte avevo letto che in questo modo scuotendola, il suono spaventa i cani e quindi scappano. Il punto è che se ho letto una minchiata e la lattina in thailandese li fa solo incazzare... mi sbranano ahah!
Adesso sono tornato in camera, domani darò ancora un'occhiata e dopo mi dirigerò verso Lopburi, e li si che c'è da ridere. Scimmie in città!!!

Shella
Shella
Traveler

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