Non sono l'unico, nel bus appena partito da El Chalten verso El Calafate, ad appoggiare le dita sul freddo finestrino per scorgere l’allontanarsi del Fitz Roy in questa giornata di sole dopo tutto il maltempo dei giorni passati.

Del resto El Calafate è riuscita a farmi dimenticare in breve tempo l'amarezza per non aver potuto godere appieno delle meraviglie di El Chalten.

El Calafate è principalmente una città di passaggio per tutti i turisti che puntano ad ammirare il Perito Moreno. È anche una base discretamente buona per fare escursioni ad El Chalten in giornata, anche se personalmente non credo che ne valga la pena muoversi da qui… ad ogni modo c'è un piccolo angolo mai considerato se non addirittura ignorato proprio al confine della città, a quindici minuti a piedi dal centro. La laguna Nimez. Una piccola riserva municipale che al costo di solo 150 pesos offre la possibilità di passare una mezza giornata al centro di un area abitata da migliaia di volatili tra cui rapaci e fenicotteri. La laguna inoltre si affaccia sul lago Argentino che se baciato dal sole regala dei colori che lasciano senza parole, perché non ci sono parole per descrivere alcune tonalità di azzurro.

Così è anche possibile fuggire alle poche alternative che El Calafate offre con i suoi shop e ristoranti tremendamente turistici.

L'indomani ho già il biglietto per il Perito Moreno. Molte agenzie vendono il “pacchetto” aggiungendo poco e niente per fare un po’di business. La realtà è che basta comprarlo alla stazione del bus ed andarci in completa autonomia. Non sono dell'idea che un trekking sul ghiacciaio od un giro in barca valgano tanto quanto vengono venduti in termini di pesos ma… questo è un ragionamento più personale.

Come sono arrivato a El Calafate: via bus da El Chalten

Dove ho dormito: Hostal de Los Glaciares

Quanti giorni starci: 2