Il sole è alto. Così alto che le ombre stesse di nascondono dentro a se stesse. Dal finestrino del bus scorre inesorabilmente lento il paesaggio di Mesetas, che sono le sole a godere dell'ombra per via delle nubi che le sovrastano tra un’nfinità di cielo blu. Ogni tanto gruppi di Gualacos e di Nandu propongono un'eccezione a quella che è la normale desertica pianura che da migliaia di chilometri si estende senza pietà. Alcuni tratti di strada sono completamente sterrati ed il passo del bus è stato di conseguenza lento.
Alla fine sono contento di non aver preso l'aereo: ho avuto modo di rendermi conto molto più “umanamente” di quanto grande sia questo territorio. Vedere poi l'avvicinarsi lento del massiccio del Fitz Roy dopo le basse Mesetas che facevano da sfondo è qualche cosa che un volo in aereo avrebbe appunto… sorvolato.
Da quanto ho capito da queste parti bisogna essere molto fortunati a trovare giornate di sole. Tanto che i popoli indigeni che hanno visto per primi queste terre erano convinti che - essendo sempre circondata da "fumo" la vetta del Fitz Roy - questa fosse un vulcano. Per ora il sole non manca… per il resto… poi vediamo