Puerto Natales e l'Ultima Esperanza

Puerto Natales e l
Puerto Natales, le porte per poter poi visitare il complesso di Torres del Paine. Un paio di giorni spesi a passeggiare tra questo piccolo paesino dove l'aria antartica comincia a farsi sentire  

Diciamolo subito: la cosa che più mi ha spaccato appena arrivato a Puerto Natales è stato il chiosco del "Signore delle Cozze". Eh si perchè in Chile va di brutto la cozza iofilizzate. Le si trovano in varie situazioni per le strade e vengono vendute iofilizzate a "collane". Volevo prenderne un po' da portare a Torres Del Paine per il trekking. Ottime proteine pronte al consumo previa una semplice e veloce bollitura. Invece la domenica ho trovato chiuso il baracchino del "Signore delle Cozze" e mi sono ritrovato senza aver potuto realizzare il mio intento. Ancora ci penso... che tristezza :-(

Puerto Natales, cozze a parte, è un piccolo paesino benedetto dal turismo in quanto chiunque voglia andare a visitare il Parco Nazionale de Los Glaciares e le Torres Del Paine, bene o male, passa di qui. Io qui ho fatto la spesa e nel prossimo post specificherò cosa mi sono portato di cibo per 6 giorni e 5 notti di trekking. Per ora basti sapere che ci sono negozi specializzati in outdoor ad ogni angolo e, nonostante i prezzi siano elevati, visto e considerato che arrivati in Chile alla frontiera è vietato poratre carne, frutta e verdura fresca... molte cose sono da acquistare per forza qui.

Attenzione: ho notato ondate di panico tra i viaggiatori che passavano il confine per andare in Chile perchè una sola mela non dichiarata, se trovata dalle autorità, costa una multa di 250,00 €. Non c'è bisogno di farsi seghe mentali. L'importante è semplicemente, se c'è il dubbio di avere qualcosa che non può entrare, di segnare "YES" nel foglio dove si chiede se si ha con se dei generi alimentari. Il problema si verifica solo se si segna "NO" e poi si ha con se qualcosa. Io avevo della carne cruda ma sottovuoto e ho dichiarato YES. Al controllo non me l'hanno nemmeno confiscata. Tranzolli!

Detto questo ho trovato piacevole camminare un po' sulle sponde del golfo dove parole come "Ultima Esperanza" riassumono quante avventure poco più di un secola fa venivano vissute da grandi uomini per trovare passaggi in acque sconosciute che formano labirinti tra i numerosissimi canali.

A Puerto Natales ci resto pochi giorni, compresa la domenica che a quanto pare è sacra rispetto al nostro modo di concepire, oggi, la domenica. A Puerto Natales e nelle altre località che che ho vissuto la domenica non è aperto niente se non solo l'indispensabile tra cui un negozio per cambiare valùta straniera (a condizioni disumane) o il supermercato.

Il lunedì parto per il trekking al Torres Del Paine. Biglietto del pulman acquistato in Ostello (San Agustin) che mi fa un prezzo migliore di quello del terminal del bus stesso.

E via!

 

  • Come ci sono arrivato: da El Calafate con un bus. Una 30ina di euro. Occhio alla dogana.
  • Quanto tempo stare a Puerto Natales: un paio di giorni per caricare batterie e fare spese varie
  • Dove mangiare: da El Bote con 4000 pesos si ha un menu completo ma considerate che le tasse sono escluse. Altrimenti per strada ci sono paninari ambulanti niente male con panini da 2000 pesos. Se no supermercato e si cucina in ostello
  • Dove dormire: Io sono stato al San Agustin, uno dei più economici. Prenotato in anticipo con Booking (importante prenotare in anticipo!)

 

Shella
Shella
Traveler