Phil ha preso un pacchetto presso un'agenzia turistica di Jogjakarta che include trasporto a Bromo, pernottamento nella zona, escursione del vulcano, colazione e successivamente trasporto per Bali. Fa' proprio a caso mio. Avessi più giorni a disposizione mi organizzerei tutto per i fatti miei come ho sempre fatto ma il visto per l'Indonesia ha i giorni contati e se voglio avere qualche speranza di poter trovare un volo per Flores da Bali, devo muovermi: non ho tempo da perdere. Tra l'altro i voli per Flores, la zona dalla quale è possibile imbarcarsi per vedere i draghi di Komodo, sono acquistabili solo da Bali perchè le due compagnie aeree, Merapati ed un'altra minore, non offrono il servizio di prenotazione online. Scopro che anche Joeline, la donna di Phil, ha le stesse mie intenzioni e con tutta probabilità faremo questa gita a Flores insieme.
Partiamo da Jogjakarta alle 9.00 del mattino con un minibus della Mitsubishi. Le undici ore di viaggio per raggiungere Probolinggo, che dista solo un'ora da Bromo, sono spezzate da una sola pausa pranzo: pranzo che consumiamo in un ristorante sulla strada. Ci viene consegnato il menu anche se al centro del tavolo sono a disposizione, disposti in dei cestini, dei caldi pacchetti fatti con foglie di banano che contengono sicuramente una qualche pietanza. Chiedo cosa siano al ragazzo che ci serve e mi spiega che è una specialità tradizionale indonesiana a base di pollo o di pesce con salsa di noce di cocco. Gli chiedo se questa è a base di pollo o di pesce e mi risponde che non lo sa. Gli chiedo quanto costa e mi dice che non lo sa... "Mmmm.... Fried Noodle grazie!". Ordino dal menu e la faccio finita.
Il viaggio in minibus riprende e prima di raggiungere l'hotel ci fermiamo presso la base del tour operator per ascoltare le indicazioni della guida in merito a quello che ci spetta l'indomani. La sveglia sarà alle 3.30 del mattino e alle 4.00 si partirà per raggiungere il Bromo e godersi l'alba. La temperatura prima del tramonto sarà di 4°, solo verso le 10.00 toccherà i massimi: 12°. Quindi ricapitolando ti dicono che la sveglia è alle 3.30, che fa un freddo porco e che c'è da camminare un sacco senza nemmeno il tempo di fare colazione, cosa che si farà al ritorno. Dopo averci detto quanto sarà pesante la cosa ci vengono offerte due opzioni una delle quali prevede la possibilità di salire su una jeep e di poter vedere l'alba da due punti differenti, opzione che permette anche di saltare la lunga camminata a 3600 metri a digiuno. Queat'ultima ovviamente ha un costo aggiuntivo non indifferente. Tutti scelgono la jeep e io sono tentato di dire: "No io no!".Sono tentato a fare questa cazzata solo ed esclusivamente per rompere l'anima ad una guida che così si deve sparare 3 ore di trekking a 4° gradi con me alla facciazza del "tutto incluso" che ci hanno venduto... alla fine mi aggrego al gregge e scelgo la jeep. Ripartiamo e arriviamo a Cemara Lawang alle 20.00 di sera dopo aver conquistato metro dopo metro un'altitudine di tremilaetrecentoepassa metri. Scendiamo dal povero bus esasuto e ci troviamo in quello che sarà il nostro hotel per questa sera: Siam Hotel. L'aria è decisamente fresca ma la fame ha la meglio. Non cerco nemmeno la felpa che mi dirigo al tavolo con Phil e Joeline e ordino una "zuppa-di-noodle-con-qualche-cosa-dentro".
Ci danno le camere e in tempo zero arriva un ometto a riscuotere. Io bello-bello gli dico che nel mio pacchetto è tutto incluso ma lui molto più bello-bello di me mi dice che non è vero. Alla fine per quanto abbia insistito ne esce vincitore e si intasca 25.000 rupie come "entrata al Parco Nazionale". Comincia a venirmi il dubbio che domani la benzina non sia inclusa nel pacchetto!
Ora sono le 21.30 e sono sul letto della mia camera mentre sul terrazzo dell'hotel suonano la chitarra e cantano le peggio canzoni locali con una voce tanto alta e stonata al punto da farmi rischiare di vomitare la "zuppa-di-noodle-con-qualche-cosa-dentro". Non ho sonno ma sono stanco. Domani sveglia alle 3.30. A nanna Shella! A naaaannaaaa!