Capodanno a Takaka

Capodanno a Takaka
Ultimo giorno del duemilanove. Niente cenone terrone per me. Fette di pane bianco imbottite generosamente con pomodori, prosciutto, funghi e formaggio. due birre e sotto i nostri piedi Takaka, nella Golden Bay, una spiaggia  

Golden BayUltimo giorno del duemilanove. Niente cenone terrone per me. Fette di pane bianco imbottite generosamente con pomodori, prosciutto, funghi e formaggio. due birre e sotto i nostri piedi Takaka, nella Golden Bay, una spiaggia in una baia sul mare. Il Buon Bastardo è parcheggiato dove non è possibile sostare la notte. Cinque minuti prima delle 21.00 arriva una volante della polizia e l'agente con un gran bel sorrisone ci comunica che dopo le 21.00 non è più possibile bere in zone pubbliche per motivi di ordine e quiete sociale. Qui non amano vedere la gente ubriaca che va a zonzo per le strade e qualsiasi festività se la passano in tranquillità. Mi immagino come potrebbe essere diverso uno stesso approccio in Italia. Sbirro pronto dietro al cespuglio che aspetta le 21.01 per venire a romperti le palle a riempirti di multe per fare cassa al comune e per mettere alla prova i suoi arnesi del cazzo per misurare la quantità di alchool o di thc che hai nel sangue: meglio che non ci penso va'...

Anyway tira un vento bello freddo, il sole sta calando dietro le montagne. Passerò questo fine anno in compagnia del Mus, due canne, un falò e qualche linea di febbre. Stamattina infatti mi sono alzato di fretta alle 8.00 che dovevo fare un pisciatooooooone. Paura. Attorno a me... un sacco di gente! Chi fa KiteSurf, chi in spiaggia a prendere il sole chi a passeggio e io non avevo nessun posto dove farla! Allora TAAAC: costumino e di corsa attraverso stile BayWatch la spiaggia (senza fisico, ovvio) e mi tuffo in acqua. Caaaaaaaazzo! Ecco perchè avevano tutti la muta! L'acqua era ghiacciata, pensavo di rimanerci dal freddo! Sentivo i muscoli restringersi! Comunque fatto quello che dovevo fare torno al van e mi asciugo: il mio bonus? Raffreddore e qualche linea di febbre.

La sera diverse combricole si fanno il falò in spiaggia aspettando il fatidico 2010. Io e Mus avevamo il nostro fuoco personale al quale hanno partecipato diversi personaggi che si facevano le vasche su e giu per la spiaggia. Di falò in falò. Peccato che non si è visto John, un ragazzo di ventanni che la sera prima era con noi sempre al falò. Era così ubriaco che è caduto nel fuoco! Non sapevo se ridere e farlo bruciare o levarlo  dalle fiamme... Mi chiedo che fine abbia fatto!

Comunque a parte i miei brividi di freddo per via della febbre devo dire che passare il 31 davanti al fuoco ha un suo fascino. Tutti noi sappiamo che le fiamme di un falò ci fanno perdere in mille pensieri e riflessioni ma visto che di solito a fine anno, bene o male, ci si ritrova a fare un bilancio di quello che abbiamo concluso nell'anno in scadenza pensando inoltre ai nostri progetti futuri. Beh trovarsi a farlo il 31 davanti al fuoco è una bella cosa: ci stà. Ovviamente non risolvi un cazzo e rimani sempre con le stesse cose in testa però è figo! Niente casino, niente Party e niente problemi della serie: "Se non trombi a capodanno non trombi tutto l'anno".

Un fuoco, un po' birre, due jolle, un cielo stellato, una luna piena ed un buon amico. Serve altro? (si lo so, lo so...) :-)

Ed è con questo, anche se in ritardo per via delle difficoltà a trovare una connessione, che vi auguro un tranquillo, sereno e DuemilaDieci.

Shella
Shella
Traveler

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