Coleridge è stata una tappa pressocchè deludente se non fosse stata per l'esperienza oscura tra le folli soffiate di vento notturne che ci hanno fatto da benvenuto. Un po' delusi proseguiamo il viaggio alla volta di Clearwater, a poche centinaia di kilometri a sud. Lo scenario che ci fa da sfondo è impressionante. Ampi spazi verdi confinati da immense montagne mentre falchi sorvegliano la zona pronti ad aggiudicarsi la prima preda. Arrivati a Clearwater oltre ad un'ottima giornata di sole troviamo uno spiazzo eccezionale in cui sostare. Il vento è sempre un problema ma nel punto in cui abbiamo scelto di campeggiare siamo riparati da filoni di pini che vanno a formare una barriera quadrata. Stressi pini che forniscono un'ottima legna da bruciare per le fredde notti.
Questo paesino è allucinante, potrebbe benissimo essere uno di quei piccoli posticini in cui Jessica Fletcher troverebbe pane per i suoi denti. Non parlo di omicidi ma di storie, di scenari. Ci saranno una trentina di case, tutte tanto semplici quanto belle e tutto il villaggio si autosostiene grazie ad energia rinnovabile. Ogni casa ha il suo pannello solare, le sue pale per alimentare energia eolica ed i propri rifornimenti di gas per tutto il resto. Musti ha trovato un bel servizio video a cui dedicarsi intervistando un pescatore del posto: Brian.
Brian pesca alla mosca sul lago, un lago che "parcheggia" proprio sui confini di Clearwater. Le sue acque sono chiare e trasparenti ed il nome del villaggio è proprio azzeccato. I riflessi, all'alba ed al tramonto, quando il vento cala e l'acqua si ferma, riproducono fedelmente il paesaggio come solo uno specchio saprebbe fare.
Brian concede l'intervista a Mus e ci invita il giorno seguente a vederlo pescare ed a pranzare a casa sua. La trota salmonata più grande che abbia mai visto è stata cucinata su un'apposita "affumichiera" o come diavolo si chiama. Eccezionale.
Nelle vicinanze di Clearwater c'è anche uno dei tanti scenari che è stato utilizzato da Peter Jackson per filmare Il Signore Degli anelli ed una puntatina è stata obbligatoria. Per raggiungere questa collina, che nel film ospitava il castello di Re Rolloden... :-) abbiamo guadato fiumi e sfidato un vento che aveva tutta "l'aria" di essere lo stesso di Coleridge: incredibilmente impetuoso. ed è proprio qui che conosciamo due australiani, padre e figlio, che viaaggiano in camper un po' come facciamo noi. Ricordo ancora perfettamente quanto sputasse per terra il ragazzo e quanto ruttasse a fianco del padre. Se facessi io così con mio padre mi (giusttamente) cambierebbe i connotati. Comuqnue passiamo con loro la notte bevendo un paio di birre e scaldando Mash Mellow sul fuoco... questi cosi sono delle schifezze dolci gommose tipo da oratorio che questi balordi pseudo-anglosassoni usano scaldare sul fuoco.. insomma... diciamo che fa ridere... La notte è la notte più fredda che incontriamo e la temperatura scende fino a +5 gradi. Consigliamo ai due nuovi amici di mettere nel camper un paio di mattoni roventi come facciamo noi. Ho letto su un libro di un certo Winky che i mattoni arroventati dal falò sono un ottimo espediente da portare nel furgone/tenda per scaldare l'abitacolo in quanto rilasciano lentamente calore. Non so se funzionava o meno anche perchè il Buon Bastardo è proprio grosso dentro da scaldare... so solo che il giorno dopo un colpettino di freddo me lo sono preso e quando sono stato sorpreso da un autoctono a cacare tra le sue lande...
Autoctono serio: "Where you from?"
Shella con un bel sorrisone: "Italy! How are you!"
Autoctono serio: "In New Zealand siamo abituati a usare le toilette per questo genere di cose!"
Shella serio e seccato che qualcuno l'avesse precedentemente spiato mentre cagava in armonia con madre natura: "Anche noi in Italia ma quando abbiamo un emergenza preferiamo trovare una soluzione onde evitare di cagarci addosso..."
...la discussione è andata avanti un po' tra l'imbarazza di Mus e quello della compagna dell'autoctono che diceva che avrei potuto scegliere un altro posto... insomma lasciamo perdere i dettagli, fatto sta che se n'è andato dicendo "You are so disgusting..." .. una cosa che mi ha fatto parecchio incazzare per tutta la giornata. So che ha ragione però se a uno scappa... insomma quando natura chiama Shella c'è! Sempre! E poi cazzo siamo attentissimi a tutto, rimuoviamo la nostra sporcizia e quella degli altri in ogni posto in cui andiamo, quando fumo le sigarette piuttosto che buttare il mozzicone per terra me lo metto in tasca e ... e mi devo prendere del disgusting.. va beh. Fatto sta che adesso ci rido sopra e so che chi mi conosce adesso è piegato mentre legge :-) Bella lì!
Potrei parlare ancora di Clearwater visto che qui ci abbiamo speso diversi giorni ma rischierei di divenire un po' noioso e quindi lascio il resto alle foto che trovate nell'album.
...so disgusting.... :-)
