Incontri partiicolari sull'isola che non c'è

Incontri partiicolari sull
Incontri partiicolari sull'isola che non c'è  

Oggi mi sono svegliato e la caviglia è gia miglorata un poco, ma purtroppo non abbastanza per poter raggiungere gli chalet abbandonati. Non posso comunque permettermi di pagare ancora 40RM per dormire in questo magico posto e decido di fare i bagagli. Faccio colazione al bar dello chalet con un Roti Chaini che  è un pane dolce indiano simile al pancake. Buonissimo, accompagnato poi da un bel caffè. Chiedo del ghiaccio per la caviglia e mentre lo applico un asiatico che è al tavolo a fianco al mio mi chiede cosa sia successo. Gli racconto la storia e lui mi dice che il ghiaccio non serve a nulla... tra me e me rido.. mo vedi che mi vende il balsamo di tigre? E invece lui sostiene che ha un rimedio di medicina cinese tradizionale. Uno di quelli che si sta perdendo nella stessa Cina.
Tra un discorso e l'altro insiste chiedendo al cameriere un po' di "ginger", del riso ed un pesto... intanto cominciamo a parlare.

Sung il cambogianoSung è nato in Cambogia ed ha padre cinese. Mi faceva strano vedere un cambogiano in questa isola che per quanto sia deserta è  sempre turistica. Mi spiega che ha lavorato per l'ABC in Francia e ha fatto report giornalistici sui confini tra gli stati in guerra documentando tutto con foto. Prima di questo lavoro lui faceva il ... sistemista! Approfondiamo il discorso dicendoci quanto sia imbarazzante lavorare con l'informatica, dove  ti senti sempre un pesce fuor d'acqua, dove più ne sai più senti che ne sai di meno... lui non vuole toccare più una tastiera. Finalmente arriva tutto il necessario e in men che no si dica taglia a pezzettini il ginger, lo mischia al riso e con il pestello crea una pappetta che applica sulla mia caviglia.Intanto anche i giovani gestori si avvicinano curiosi. In questa strana coincidenza avevo anche con me la garza e quindi ho potuto fare una fasciatura che tra l'altro mi è venuta anche molto bene! Mi ha detto che tra mezz'ora o poco più avrebbe cominciato a farmi sentire un certo calore. Lo scetticismo me lo son tenuto per me e ho seguito le sue indicazioni.. oltre a sentirmi le tipiche cose... e cioè che non dovevo camminare, che se non ne ho cura sentirò male tra 5 anni quanndo cambia il tempo e compagnia bella. Tutto vero per carità ma io gli ho risposto che tanto nel 2012 finisce il mondo e quindi chissene frega! Ci siamo fatti due risate e mi ha raccomandato di non mettermi in acqua con quel piede... e ci credo è pieno di riso!!! gli rispondo dicendogli che mi auguro che le iguane non mi mangino la  caviglia per via del risotto! tutti a ridere, gestori inclusi. E' incredibile se penso che una sfiga come quella di slogarsi la caviglia possa portarti a incrociare le vite di altre persone così speciali.
Mi saluta e va per la sua strada, grazie Sung!

Il tempo di una sigaretta ed ecco arrivare Cecilia e Mamy, restituisco a Cecilia l'iPod che ho caricato con il mio notebook. Cecilia mi ha insegnato come usare le prese in Malesia senza l'adattatore! Praticamente va inserito un cacciavite nel foro superiore con forza e questo fa si che si possa inserire la nostra spina europea  nei buchi sottostanti, geniale! Dopo la colazione le due italiane mi scortano al di la dell'isola portandomi lo zaino pesante. Cambio guesthouse e vado in una che dovrebbe costare 20/25 RM, la metà. Certo non è bella come la guesthouse MAYA ed è anche un po' più distante dalla giungla ma alla fine chissene frega, non conto di stare tra le mura quando fuori c'è il paradiso. Tra l'altro non vi ho raccontato come funiona l'elettricità! Su quest'isola l'elettricità va a generatori e per risparmiare questi si accendono solo alle 7 di sera fino alle 7 di mattino. Cecilia mi dice che ci vediamo in spiaggia ma è stata l'ultima volta che l'ho vista perchè in spiaggia sono andato e non l'ho trovata. Mi spiace veramente tanto non averla potuta salutare e ringraziare. Passo la giornata in spiaggia a rosolare sotto al sole ed ho una voglia pazza di buttarmi in acqua ma non posso per via della fasciatura, quindi resisto fino al pranzo. Divoro dei noodle malesiani e dopo una siesta raggiungo la camera dovo tolgo la fasciatura. E' vero che scaldava parecchio quella roba... ed è anche vero che funziona, sono allibito. Dovrei farrne ancora un paio di queste applicazioni ma il problema di questo rimedio è che la fascia risulta difficlmente recuperabile dopo tuutto il pappettone e non ne ho altre, oltre a non avere una gran voglia di andare a  comprarne altre dalla parte opposta dell'isola. Penso a Sung che mi dice che fra cinque anni mi farà un po' male quando cambierà il tempo, poi penso al 2012, rido tra me e me e raggiungo la spiaggia. Acqua arrivo!

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Shella
Shella
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