Un po' stufo di questa rigidità islamica in Malaysia. Un po' stufo forse della Malaysia stessa. Mi rendo conto che spesso mi sposto in località citate nella Lonely Planet e di conseguenza mi trovo a soggiornare in posti consigliati dalla famosa guida. Va bene. Voglio dire, sai che incontri viaggiatori e sai che puoi scambiare due chiacchiere con gente nuova ma a volte... a volte leggi l'insegna della guesthouse e leggi "Suggested by Lonely Planet". Forse qui si caga fuori dal vasetto, no? Sarà che non sopporto il vecchio della guesthouse che fa tutto il prezioso, bah. Comunque Penang sarà la mia ultima tappa malese e nonostante ci sia la possibilità di noleggiare una moto per visitare tempi, spiagge e consorzi di frutta locale (frutta eccezionale!) decido di partire l'indomani stesso per l'Indonesia. Purtroppo i traghetti ci sono solo di lunedì, mercoledì e venerdì ed essendo un giovedì oggi, se non piglio il traghettazzo domani significa che mi tocca stare in quest'isola per ben quattro giorni, e non mi va. Spendo la mia serata nel quartiere indiano, dove di sera c'è un po' di movimento. Nei menu dei ristoranti indiani non si capisce veramente nulla. Nomi assurdi per ogni pietanza. Ci vorrebbe una settimana solo a capire che stracazzo stai ordinando. Quindi chiedo due consigli e mi ritrovo a fare la pappa con del pane eccezionale fatto sul momento e dello stufatino salsettoso e inzuppicchioso tutto spezziato che è una goduria. Tornato in guesthouse scopro che in camerata c'è un'italiana. Flavia, viaggia da sola per un mesetto per la Malaysia. 23 anni e quando ci parlavo mi sentivo un pirla tanto è matura. Grande Flà! Sono proprio contento di incontrare gente italiana come lei in viaggio. Incontro sempre inglesi, tedeschi ed olandesi e quindi un po' di madre-patria fa sempre piacere!
Passiamo un paio di ore a chiacchierare. Lei domani va' in Borneo. Io no, in Indonesia!
Ore e ore di deserto di acqua e finalmente si scorgono le prime imbarcazioni. Alcune da pesca, altre non saprei. Sono enormi, per quanto ne so potrebbero essere basi aliene!
Fuori dal finestrino vecchio e graffiato il cielo è nuvoloso ma il blu prevale. Il sole c'è e fa brillare la superficie di questo fazzoletto di oceano che separa la Malaysia dalla Indonesia. All'orizzonte una linea decisa stacca nettamente il cielo e il mare. E' la terra di Sumatra. Dal sanscrito Sumadra, Oceano. Terra di Oceano. Ed è proprio la terra di Oceno che anche quest'anno ha tremato. Terra di Oceano, baciata dal sole e struprata dalla Natura stessa, da questa forza incontrollabile. Mi viene da pensare quanto sia equilibrata la Natura in se, nella sua perfezione, "quasi" sempre, quando invece non lo sia. Ed è un disastro.
Fine diario Malaysia 2009