La mia prima mattina in Nuova Zelanda può essere metaforicamente descritta come uno schiaffo gelido mentre dormi. Mi sveglio nella camerata da 10 letti per via dell'inserviente che è venuto a fare i letti. Una ragazza lo aiuta. Questa biondina si guadagna vitto e alloggio lavorando tre ore al giorno nell'ostello. E' un luogo comune qui fare così. Tornando a me, guardo l'ora e sono le 11.00. E' tardissimo! Ero abituato a sveglairmi alle 6 del mattino per via di Imman che cantano (e ruttano) o per via di orde di galli incazzati che gia alle prime luci del mattino chicchiriccheggiano a squarciabbecco. Nonostante fossi abituato a svegliarmi presto il fuso orario mi ha massacrato. Sono le 11 e nel weekend ci sono i mercati di macchine usate fino alle 13.00 ed io ne devo prendere una il più presto possibile. All'incrocio tra Queen St. e la vietta dell'ostello sento un italiano parlare al telefono. Aspetto che finisce la sua telefonata e parto in quarta: "Che ne dici di un caffè?". E' così mi trovo a parlare con Ivan. Ha lasciato il "Bel Paese" nove anni or sono ed è stato in giro per diversi anni in Inghilterra ed in Sud Africa ed ora, da qualche anno, lavora in un ristorante italiano. Il suo ristorante italiano. Uno dei suoi tre ristoranti italiani: Il covo. E' veramente in gamba ed oltre ad avermi offerto il caffè mi ha accompagnato in giro a vedere un po' di posti per acquistare auto. Purtroppo è tardi e purtroppo... scopro che oggi è domenica ed il prossimo mercato di auto sarà settimana prossima! Ero convinto fosse sabato perchè quando ho portato avanti l'ora ho superato le 24 ed il giorno è rimasto lo stesso di prima.. insomma non so se mi sono spiegato comunque...
La cattiva notizia è che l'ostello e la vita qui costano veramente parecchio. Le buone notizie? L'ostello ha la cucina, il supermercato è a due passi ed ora ho qui pronto tutto il necessario per massacrarmi di spaghetti :-) Inoltre Ivan domattina mi aspetta alle 9.00 per aiutarlo a scaricare il furgone. Se riesco aiuterò anche Sara, la sua ragazza che sta tirando fuori un fumetto gratuito da distribuire e magari gli darò una mano a smazzarlo per le vie di questa Auckland.
Capito perchè è uno schiaffo gelido? Abituato alla vita da viaggiatore in Indonesia ed abituato allo "sciallo" per via dei costi del sudasia, trovarsi qui ad Auclkland ti sveglia! Ti fa capire che c'è "da fare", che bisogna attivarsi... la macchina, il cucinarsi, trovare un'internet point gratuito per fare qualche sito per i miei clienti... e poi incontrare gente comee Ivan che in poco più di un anno ha tirato su tre ristoranti! Questo spirito è agghiacciante ecco perchè è uno schiaffo gelido. Le conseguenze di trovarsi in una città come Auckland a 30 anni senza un lavoro serio e senza troppe idee chiare in testa ti mette davanti ad un bivio: una strada, in discesa, che ti porta per la via della demoralizzazione facendoti sentire un fallito di trent'anni che si confronta a coetanei che alla stessa età hanno già trovato il loro mondo e sono realizzatissimi. L'altra strada.. quella in salita che ti fa' tirare fuori i "cojones" e ti dice urlandoti in faccia: "SVEGLIA PIRLA! E' ORA DI DARSI DA FARE!". Ora sono ancora qui, al "bivio". Sto riempiendo la borraccia perchè camminare in salita sarà un po' dura ;-)
"Sopra gli 8000 si respira male, comunque qui c'è il sole..." [Kaos One]