Ok ragazzi lo ammetto, me la sono presa proprio comoda. Qui a Kamala si sta proprio bene quando non piove!
Ho speso una settimana in questa piccola località in Puket. Kamala come già anticipato è un posto molto tranquillo e se i primi giorni era abbastanza imbarazzante camminare per le strade e ripetere ai venditori la parola magica "Mak, Ko kun Krap" (No, grazie) ora sarà un peccato lasciarsi alle spalle questo posto. Ho praticamente conosciuto la gran parte dei venditori e le chicchiere fatte in questi ultimi giorni non sono più state incentrate sul convincerli che era inutile cercare di vendermi i loro articoli ma ho parlato con un sacco di ragazzi del più e del meno. Tra tutti Marco, o per lo meno Marco è il nome che gli ho dato io... Marco come tanti altri qui a Kamala vende vestiti su misura sotto la mia guesthouse. Le vetrine di questi negozi espongono abiti fatiscenti, roba da business-man e da lady-gnocca e mi sono sempre chiesto per quale assurdo motivo in un paesino piccolo come Kamala ci siano così tanti negozi di sartoria e di abiti su misura. Ora ho la risposta. Quando ho raccontato a Marco che sono diretto in Australia per cercare lavoro lui mi ha risposto dicendomi che il lavoro lo posso trovare anche qui. Praticamente qui a Puket c'è un nuovo business che sta prendendo piede alla grande. Imprenditori stranieri come russi, svedesi ed altri investono aprendo locali, resort ed altro ancora: poi cercano altri stranieri o comunque personale che sappia parlare almeno inglese (cosa difficile da trovare da queste parti) affinchè gestiscano il tutto... offrendo quindi una percentuale sugli introiti. Quindi l'esistenza di tutti questi negozi di abiti su misura è frutto di domanda-offerta del mercato del turismo che sta riprendendo vita in questa costa della Andamane, travolta economicamente da qualche anno per via dello tsunami. Diego hai capito cosa ho detto!!! Dove cazzo seeeeei! ahahah!!
Qui il turismo paga un sacco, ieri leggevo su un giornale locale che un tizio chiedeva offerte per i Panda in merito alla loro estinzione e in 3 ore ha tirato su 105 dollari americani. Ovviamente era una bufala ed è stato fermato dalla polizia locale... ma giusto per farvi capire quanti soldi girano per via dei turisti... e siamo in bassissima stagione...
Chiusa questa parentesi di intraprendenza imprenditoriale ho passato questi giorni a lavorare un poco su qualche aggiornamento dei siti tra cui anche travelblogs. Ora alla fine di questo post potete vedere per esempio il numero di letture effettuate e ora in copertina del diario il pulsante dell'album dice quante foto sono caricate.
Altre esperienze in Kamala e dintorni sono state quelle del noleggiare lo scooter. Se un taxi o un tuk tuk qui te lo fanno pagare 300/400 bath per 10 minuti di tragitto... con 150/200 bath è possibile noleggiare uno scooterone di quelli incazzati: per 24 ore! Saranno dei 150cc se non superiori. Ovviamente non chiedono nemmeno la patente. D'altronde qui guidano questi mezzi ragazzini di 10 anni che non solo se sfrecciano tra un incrocio e l'altro senza casco ma vanno in giro in due, tre e addirittura quattro su un due ruote. Si si, avete letto bene. QUATTRO. Il vantaggio è che ci sono poche macchine in giro! La benzina la vendono anche al litro in bottiglie di vetro un po' ovunque. La benzina rossa, ve la ricordate? la SUPER! Con il super-mezzo noleggiato sono tornato a Puket City a fare un giro ma questa città non offre nulla se non posti interessanti nel caso si voglia fare shopping. Poi ho cercato altre baie per fare qualche fotografie e ho scoperto quanta differenza c'è tra prendere l'acqua in un locale su una spiaggia turistica (40bath) e quanto costa alla Tesco, una grossa catena di supermercati (5 bath). Spesona per me alla Tesco! Una fantastica pagnotta di pane che doveva essere con Chicke e invece era alla marmellata e una pizza che mi ha tradito... Il cibo thailandese è geniale ma dopo un po' sento la necessità di.... pane, di qualcosa da "masticare" e allora ho preso la pizza.. ma cazzo non con il ketchup e la mayonese... non impererò mai... pizza all'estero MAI!
Quindi ieri sono andato a mangiare dove vado ultimamente, lontano dalla zona turistica, nelle bettole in cui mangiano i thailandesi stessi. Si spende un terzo di quello che chiedono generalmente nei locali turistici e si mangia benissimo. Peccato che ho fatto la cazzata di assaggiare una tipica insalata thailandese. Va bene che c'è scritto SPICY e va bene che quando c'è scritto SPICY significa che è piccante... ma un insalata di peperoncini mi sembra un po' troppo SPICY cabaya de dios... ho mangiato tutto comunque. E stamattina il mio "bùs dèl cù" ne ha sofferto le conseguenza ahaha!
Tra l'altro quando mi sono trovato a insistere sul mangiare tutto comunque pensavo a questa cosa bizzarra... Noi, maledetti esseri umani consumisti, quando mangiamo e c'è qualcosa che non ci va più "avanziamo" il cibo e tante volte si sentono le retoriche della serie "C'è gente che muore di fame" etc etc... il mio punto di vista oggi è diverso... qui mangiare non costa nulla e quando mi son trovato davanti a questa insalata "inmangiabile" ho pensato che solitamente quando ci sforziamo di finire il nostro piatto non lo facciamo in quanto quello che abbiamo di fronte è un bene in sè (il cibo intendo) ma ci sforziamo di mangiarlo perchè "il suo valore commerciale è sprecato se non consumato". Lo dimostra il fatto che se sulla tavola resta da finire una fetta di carne fiorentina ed un brodo di gallina per esempio... siamo tenuti psicologicamente a finire la fiorentina perchè "vale un sacco"... non perchè un manzo ci ha messo la pelle per farti sedere in quel tavolo del cazzo... va beh ok, sto impazzendo lo so.
Chiudo comunicandovi con grande gioia che adesso faccio lo zaino e mi dirigo verso Puket City per prendere il pullman per Krabi.. e attraverserò il sud di questa magica Thailandia! Grazie Kamala, le tue spiagge e l'ospitalità della tua gente resteranno sempre nel mio cuore.
State manzi! ;-)
Shella
P.s. Ogni tanto cliccate sugli sponsor in alto! Grazie!