Un giorno in viaggio

Un giorno in viaggio
Un giorno in viaggio  

Bus StationLasciare Terrangganu non è poi così spiacevole. Non offre niente.
La mattina della partenza mi sono svegliato presto ed ho fatto una colazione con caffè e pancake alla banana. Mi son trattato bene perchè una volta che prenderò il bus non so quante occasioni avrò per mangiare. Il bus lo prendo con calma alle 11.00 e nell'attesa approfitto per fare qualche foto al piccolo quartiere cinese.

ChinatownQui è tutto diverso, si vede il distacco. Vendono birra e le donne non vanno in giro con il velo in testa. Gli edifici che costeggiano questa via risalgono al 1500 e sono molto caratteristici. Peccato sia domenica e la gran parte dei negozietti è chiuso.
Alle 11.00 salgo sul bus e sopravvivo alla maledetta musica malesiana mielosa a stecca pompata dagli altoparlanti del bus. Sopravvivo anche alla vicina di sedile che, volendo ascoltare la sua musica, la ascolta con il suo cellulare. Ma non con gli auricolari, eh no... a stecca dal cellulare. Così io mi trovo ad ascoltare contemporaneamente due musiche atroci. Dopo 4 ore di prova di resistenza, arrivo a Kuantan e mi ritrovo con un mal di testa che non auguro nemmeno al mio peggior nemico. Chèttèpossino...
Qui a Kuantan devo sperare che che ci sia un bus per Jerantut, piccolo paesino che si trova a due passi dal Parco Nazionale verso il quale sono diretto. Fortunatamente lo trovo anche se devo aspettare sei ore.

Toh va', un crucco. Vediamo che dice... mi siedo a fianco a questo ragazzo dai capelli rossi quanto la barba che porta e dopo un bel sorridente "hello!" attacco bottone. Parliamo un po' di questa Malaysia, delle sue serate piatte, della scarsa possibilità di bersi una birra la sera in santa pace e proprio in questa occasione gli dico:"Sai io non è che mi bevo litri di birra come fanno gli inglesi dalla mattina alla sera però mi piace bere ogni tanto no? A proposito di dove sei?" e lui risponde:"England". Ottimo: io rido, lui no... Comunque scopro che arriva proprio dalla foresta verso la quale mi sto dirigendo e me ne parla molto bene! Mi da anche qualche consiglio. Dice che nonostante sia più caro, raggiungere la foresta con la barca è tutt'altra cosa che con il pullman in quanto si vede proprio sfumare la foresta da secondaria in primaria fino ad arrivare nel suo cuore. Quando sono stato in Ecuador nel 2007 mi dicevano che la differenza sostanziale che c'è tra la foresta primaria e secondaria è che la prima è priva di sentieri oltre che ad essere più selvaggia e quindi più ostile all'uomo. Diciamo che la foresta secondaria essendo più vicino all'uomo non è inospitale quanto quella primaria, sia a livello di flora che di fauna.
Con la scusa della sigaretta l'amico inglese se ne scappa e io a questo punto approfitto dell'attesa per mangiare un bel riso con pollo e per fare due passi in paese. E' sempre domenica e quindi è sempre tutto chiuso, mi limito a fare due compere al supermercato e mentre mi pappo uno yougurt... vicino alla zona taxisti per fumare una sana sigaretta una voce alle spalle mi chiede:"Taxi?" No grazie, non so quante volte avrò detto no ai taxisti oggi... comunque questo malese attacca bottone e mi chiede da dove vengo. Italia gli dico. Lui risponde "I TRUST AND LOVE YOU". Io non capisco, faccio una faccia assurda e ribatto con un "Eh!?!?". E lui ripete:"ITALY: (I) (T)rust (A)nd (L)ove (Y)ou" Oddio è fantastico! Ma doveva essere un malese a farmi questa uscita? Non so se vomitare o se essere stupito! Da un malese devo sentire sta cosa che mai e poi mai in tutta la mia vita ho sentito dire?! Parlo con Magor per una buona oretta e scopro che lui viaggia tantissimo! Mi fa vedere le sue foto che ha nel taxi. Proprio quest'estate è stato in Europa facendo tappa a Londra, Parigi e Bruxelles. Tra le foto c'è anche qualcosa degli Stati Uniti. Oddio devo essere sincero, le foto facevano cagare... le tipiche foto dove lui ha come sfondo la Torre Eiffel, il ponte a Londra e così via. Quella staticità tipica dei giapponesi in foto che si mettono in posa avete presente? A parte questo però... sono stupito! Non me l'aspettavo da un taxista malese! E non mi aspettavo che avesse anche 16 figli! E  che fosse già nonno da parte di quattro di loro! E che avesse 55 anni, ne dimostrava almeno dieci in meno! E che dire delle sue mogli? ne ha due, qui possono averne fino a quattro... poi non so cosa intendano loro per famiglia ed amore a questo punto ma non sono fatti miei, questo è sicuro.

Il tempo scorre e lui trova il suo primo cliente della giornata. Io approfitto per mettere un hamburger sotto i denti in questo strano posto a fianco alla stazione dei bus. Un fast-food dove con hamburgher servono anche patatine fritte e "root beer". Quando ho letto beer non ho più ragionato: lo voglio, lo voglio, lo voglio... dovevo immaginare che c'era la fregatura. E che fregatura! Passi il panino, passino le patatine con la salsa chili... ma cazzo la Root Beer no! Mi è salito un brivido sulla spina dorsale al primo sorso. Dovete sapere che da qualche giorno ho cominciato a usare il nuovo dentifricio comprato alla Tesco in Thailandia. Questo economicissimo dentifricio è di un brand rappresentato dal logo della testa di un uomo col cappello a cilindro che sorride... Il sapore di questo dentifricio è qualcosa che mi ricorda qualche strana cicca che mangiavo da bambino. Da bambino mettevi, di solito in sala giochi al mare, le duecento lire, poi giravi la manopola di sto contenitore e scendeva giu la biglia che ti pappavi... sempre che mamma Carmela non ti beccava. Ecco il dentifricio sa' di quella roba la! Adesso tornando alla root beer, potevo aspettarmi una birra analcolica visto la situazione in Malaysia ok.... ma che è sta CocaCola con quel sapore di dentifircio che sa di caramella anni 80!?!?! AAAAAAAAAAAAAAAA! Ho dovuto lasciarla li, per forza! Morivo se la bevevo tutta! La cosa ancora più assurda è che quando ho fatto il primo sorso fatidico ho alzato lo sguardo esterrefatto e oltre alla vetrina del fast-food c'era un supermercato con esposto il cartellone del tipo col cilindro! Mi guardava e rideva capite!?
Mangio al volo e torno alla stazione dei bus. Il mezzo arriva quasi puntuale ma parte decisamente in ritardo. Una  volta partiti il nostro Shumacher al volante decide di fare il ganzo con la ragazza che si porta dietro. Qui le strade sono solitamente ad una corsia e quando ti trovi in curva cinque mezzi pensanti davanti devi aspettare... lui no. Lui sorpassa, li sorpassa tutti! Mi sembra  di rivivere alcuni tratti del marocco ma quella è un'altra storia...
Alla fine riesco ad ascoltare un bel po' di Rudd Xavier e dopo una bella pennichella arrivo finalmente a Jerantut. Appena tocco con il piede l'asfalto sento ancora:"Taxi? Taxi?" ... avete presente il papà in Arancia Meccanica mentre ascolta la musica del figlio? Ecco...
Mi limito a gestualizzare con le due mani aperte all'altezza delle spalle per fargli capire di calmarsi... se avesse avuto la coda avrebbe  scodinzolato. Tiro fuori la Lonely e leggo il nome della Guesthouse: Greenleaf.

Shella: "Greenleaf, you know?"
Ah: "Ah? Greenleaf, ah?!" e indica con il dito un cartello a 100mt
Shella: "Great..."
Ah: "Ah? yes? Ah? Greenleaf?"

Oddio questo è assurdo. E' superattivo sembra si sia fatto kili di coca ma è impossibile qui in Malaysia. Dice sempre "Ah?" a qualsiasi cosa tu risponda... sempre! Non solo con me! Mi accompagna alla Guesthouuse della quale ha anche le chiavi e anche quando parla con gli altri risponde sempre con "Ah?" ... il tono è come se non capisse e ti invitasse a ripetere ma appena stai per ripetere... lui ti risponde... e tutto con questa sua superattività... è assurdo... Per me il suo nome rimane AH.
A parte 'sto flashato sono finalmente in camera. Hanno un dormitorio e costa solo 10Rm. Il bello è che sono solo e quindi sono anche l'unico a sfruttare lo spazio che andrebbe condiviso altrimenti.
Bene adesso a nanna, sono a pezzi! Domani si va nella foresta! ...Ah?

Shella
Shella
Traveler

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