Chitwin e la giungla nepalese

Chitwin e la giungla nepalese
Così mi sono tolto lo sfizio della giungla nepalese di cui fino a qualche settimana fa' ignoravo persino l'esistenza  

Arrivo a Chitwin solo qualche ora dopo rispetto ad un evento che verrà citato sul quotidiano nazionale del Paese. Il mattino del 23 Settembre una Tigre del Bengala ha fatto visita al villaggio di Chitwan. Sembra che fosse ferita e che quindi il pericolo fosse limitato ma come dice la sorridente donna che tira avanti una delle piccole modeste lavanderie del villaggio: una tigre è sempre una tigre. Gli hanno sparato del sonnifero ma se ho capito bene l'effetto soporifero ha effetto solo dopo sei ore. Ahpperò. Alla fine la tigre se n'è andata per i fatti suoi senza dare problemi. Per tutto il villaggio è stato un piacere avere una tigre a spasso per le strade perchè questo dimostra la presenzadi queste belve: ci sono e sono una delle principali attrazioni turistiche. Dove c'è tigre c'è cash insomma. La guesthouse che da sul fiume è la stessa con cui mi organizzo per fare un escursione tra questa natura selvaggia. Così il mattino seguente ci troviamo io, "la ragazza della capanna a fianco" e la guida ad attraversare in canoa un fiume dove diversi tipi di coccodrilli si fanno il bagnetto. Questi rettiloni arrivano anche fino a quattro metri ed è affascinante vedere come sia difficile appurare la loro presenza quando nuotano a filo con l'acqua.

Chitwin, tramontoQuando arriviamo dalla parte opposta la guida, Harka, ci ripete più volte di stargli dietro e di assolutamente non correre nel caso incotrassimo qualche animale pericoloso a meno che non impartisca lui stesso l'ordine. qui ci sono rinoceronti, tigri ed orsi e pensavo che andassero in giro con ameno un fucile a proiettili saporiferi ma invece brandiscono null'altro che una misera mazza di bambu. Quando gli chiedo che senso abbia mi dice che è tutta questione di "conoscenza". Sapere come reagire. una mazza da bambu può fare molto se saputa utilizzare. Comunque non hanno l'autorità di sparare agli animali nel parco nazionale: lo trovo giusto. Noi abbbiamo deciso di visitare la giungla e questo lo facciamo a nostro rischio e pericolo senza mettere sul piatto delle possibilità l'eventuale necessità di dover seccare uno di questi rari esemplari di tigri o di checchessia. in ogni cxaso la prima cosa da fare in caso di "incontro ravvicinato" con una grossa bestia è quello di stare immobili e vedere sperando che ilpadrone di casa non si incazzi.

 

In caso di un attacco da parte di un rinoceronte la cosa migliore da fare è correre a zig zag e se possibile tra gli alberi in modo da rallentare la micidiale corsa di questi enormi cosi preistorici 

con i coccodrilli vale lo stesso discorso a patto che non ci si trovi in acqua ovviamente. Se un coccodrillo ti acchiappa l'unico ultimo disperato tentativo è quello di accecarlo.

in caso di un attacco da parte di un orso pare che simulare di essere morti possa essere di aiuto ma se non ci casca sono vceramente cazzi amari!

nel caso di una tigre invece bisogna restare fermi o indietreggiare molto lentamente senza mai dare le spalle al felino. Se una tigre decide di attaccarti e tu non hai nessun supereroe tipo spiderman o batman aa tuo fianco, sei bello che fatto. Corrono circa a cento all'ora e si arrampicano sugli alberi come i gatti.

 

RhinoDurante una passeggiata a piedi nella giungla ci siamo ritrovati di fronte allo "sloth bear". A quanto pare wikipedia lo descrive come il più feroce orso del mondo perchè dorme 23 ore al giorno ma quando è sveglio attacca qualsiasi cosa senza un valido motivo. Noi eravamo a cinque metri dall'orso ed ovviamente dormiva. Harka usa il bamboo per fare rumore e per svegliarlo. Quando si alza il grosso mammifero è enorme. Noi eravamo tutti accovacciati e la "ragazza della capanna a fianco" era visibilmente agitata. Io per nulla, non sapevo nemmeno fosse pericoloso questo grosso bestione. Il giorno dopo i rinoceronti ce li siamo visti in sella ad un elefante. Non ho ancora capito bene se fosse stato possibile entrare nella giungla pagando il singolo biglietto come entrata al parco nazionale senza una guida ma meglio così, conoscendomi sarei entrato senza guida e senza nulla trovandomi di fronte a problemi non indifferenti... per non parlare del fatto che con tutta probabilità mi sarei pure perso pirla come sono. Però penso a quanto debba essere bello entrare in un luogo così "naturale" senza guide e turisti in giro, chissà se un prossimo giorno farò la cazzata...

 

Così mi sono tolto lo sfizio della giungla nepalese di cui fino a qualche settimana fa' ignoravo persino l'esistenza. Baci e abbracci e pianifico di raggiungere la faamigerata Kathmandu, descritta da tutti coloro che ho trovato nel mio cammino come una brutta capitale piena di traffico e smog e niente altro.

 

 

Shella
Shella
Traveler

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