Il durian è un frutto che cresce tra le palme. Le palme creano un grande "contenitore" come per il cocco e dentro ci si puà trovare tanti di questi frutti, i durian appunto. Diciamo che sono semi enormi ricoperti di un frutto sottile bianco. Del durian non mi piace ne il sapore ne la consistenza... e se ne mangi troppo stai male perchè difficile da digerire. Se Los Angeles è la grande Mela, Jakarta è il grande Durian. Otto milioni e mezzo di abitanti. Otto milioni e mezzo di abitanti che vivono in quella che, secondo il mio modesto e personalissimo parere, è una delle più orrende capitali che abbia mai visto. La Jakarta da cui ho tentato di scappare nel più bereve tempo possibile è una città inquinatissima, sporca, stressante, anarchica nel traffico quasi quanto la Medan della Sumatra e difficilissima da girare sia a piedi che con i mezzi pubblici. Ho passato la notte nella Jalan Jaksa, la via dove sorgono la maggiorparte delle guesthouse. Qui ho chiesto indicazioni a una ragazza per sapere cosa vedere in Java. Lei molto gentilmente mi ha consigliato un paio di località e dopomi ha chiesto se avevo gia una "lady". Gli dico di no e lei mi risponde che ha bisogno di soldi. Ah. Beh, anche io! Che tristezza...
La mattina seguente ho raggiunto con un tuk-tuk il vecchio porto dove le antiche navi olandesi sono ancora utilizzate per fini di pesca. Qui ho speso più di un'ora perchè sono stato "intervistato" da una innumerevole quantità di studenti dell' Accademia del Turismo di Jakarta. Ho provato a tornare a piedi verso l'ostello ma le distanze mi hanno preso in contropiede. Pensavo fosse sufficiente passeggiare una mezzoretta ma oltre ad aver fatto male i conti con i kilometri che separano il porto da Jalan Jaksa, ho fatto anche male i conti con i marciapiedi che non esistono in molte strade della città e spesso mi son trovato a camminare sui cigli della strada dove le macchine sfrecciano a mille e appena tocchi il muro per trovare un minimo di equilibrio vinci una bella patinata di smog nero sul palmo della mano. Ho fatto male i conti con lo smog che inevitabilmente vai a respirare per ore e ore mentre cammini. Ho fatto anche male i conti con i mezzi di trasporto: il bus con corsia dedicata, che funge da metrò, è assurdo. Gli stessi autoctoni hanno provato diverse volte ad aiutarmi a trovare le varie linee per raggiungere la mia zona ma nessuno era sicuro di nulla riguardo alle fermate. Tra i finestrini del bus gli scenari sono di traffico, traffico e traffico ed in una occasione ho visto due diversi "fronti" di ragazzi tirarsi pietre da un lato all'altro della strada. Tornato alla guesthouse il mio obiettivo è quello di fuggire. Attraversare il traffico del pomeriggio in bus per raggiungere la stazione dei bus che dista 15 km dal centro significa partire dopo pranzo e arrivare al tramonto. Non mi interessa dove andare. Devo andare via, da qualche parte, ovunque ma lontano da questa maledettissima capitale. L'idea è quella di andare a Pangandaran, una località famosa per il surf in Java. Mare, mare, maaaare!
All'arrivo nella stazione dei bus vengo letteralmente assalito da ragazzi che mi chiedono dove vado. "Where you go - where you go - where you go!?". Appena dico "Pangandaran" uno mi prende sotto braccio, fa per prendermi lo zainetto, lo prende mentre mi tiene sempre sotto braccio... insomma non me lo sta rubando ma mi sta ADDOOOOSSO. Io sono nervoso, nervosissimo per via della giornata in città e lo spingo via. Si incazza. Sapessi quanto sono incazzato io! Facciamo a gara?! Gli grido "Go Away", replica in Bahsa qualcosa e proseguo per la mia strada.
Fortunatamente il bus per Pangandaran c'è e parte in meno di un'ora. Il tempo di prendere acqua e biscotti e via. Nell'attesa conosco Abhudurra, un ragazzo di 31 anni. Fa specie sapere che nonostante abbia quasi la mia età abbia già tre figli! Abhudurrà è una persona fantastica, parla ingleese tanto quanto io parlo Bahsa e riusciamo a comunicare a malapena. Il bus arriverebbe a Pandagararan alle 4 di notte e di conseguenza a me toccherebbe dormire in spiaggia, o perlomeno aspettare in spiaggia un'ora decente per presentarmi in una guesthouse. Abhudurrà non è d'accordo. Mi invita a dormire a casa di sua madre che è sulla strada e insiste affinchè vada a visitare casa sua perchè vuole presentarmi moglie e prole. Sampai Jumpa Jakarta, a mai più rivederci!